So sorry to tax you but I cannot resist this. I found a website that actually contained information on the family of Sister Elena Aiello a cousin of my grandfather (actually, the niece of his grandmother). Her father, I believe made the suit Domenico Garrafa was wearing in the picture Liz fixed. Anyway, the section of the webpage is huge - I cannot ask that much but I see familiar names here and would like a loose interpretation of what it says - an exact translation is not necessary. Thanks so much.
Pasquale Aiello era annoverato tra i migliori sarti del circondario, con una clientela rispettabile fin dalla stessa Cosenza.
L'avv. Di Napoli lo descrive: « Bell'uomo; di una probità eccezionale; squisito nei modi; appariva ed era un perfetto gentiluomo; rispettava ed era rispettato ».
Nella bottega, al piano terra della sua abitazione (mentre il piano di sopra era riservato per la famiglia), ferveva il lavoro davvero senza sosta; sempre numerosi, giovani e ragazzi vi apprendevano il mestiere.
Nel 1905 (1° dicembre) morí, ancor giovane la moglie, Teresa Paglilla, lasciando ben otto figliuoli: Emma, Ida, Elena, Evangelina, Elisa, Riccardo, Giovannina e Francesco; un'altra figlia, M. Teresa, era volata al cielo un mese prima, a un solo anno di età. La maggiore, Emma, alla morte della mamma, era ancora giovanetta e Francesco di appena alcuni mesi.
Rifulse allora la virtú di questo umile artigiano: richiamò in casa tutti i figliuoli, volendo vigilare personalmente alla loro formazione sanamente e integralmente cristiana. Ciascuno di essi aiutava, adeguatamente all'età e alle altre occupazioni peculiari, il genitore nel suo lavoro.
Nato a Montalto il 22-2-1861, maestro Pasquale vi morí, ultraottuagenario (16-11-1955), continuando nel suo lavoro, fin quasi al termine della sua fruttuosa giornata, sempre assistito dalla primogenita, signorina Emma, tanto riservata e tanto cara.
Elena, la terzogenita, alla morte della mamma era nel suo 11° anno, e alcuni mesi prima era stata cresimata da S. Ecc. Mons. Sorgente (187-1911), nella Cappella della Marchesa Donna Amalia Spada, madrina Donna Agnesina Turano.
Aveva manifestato subito una intelligenza sveglia: a quattro anni ripeteva già le formule del catechismo; a sei (1901) è mandata dalle Suore del Preziosissimo Sangue, per frequentare le scuole elementari e continuare l'istruzione religiosa.
Nell'istituto delle Suore, la piccola, dopo la preghiera, esprimeva sempre il desiderio di voler assistere alla S. Messa; ma nell'Istituto non ogni mattina veniva celebrato il S. Sacrificio e la piccola Elena, quando poteva, eludendo con relativa facilità la vigilanza della Suora preposta, scappava nella vicina Chiesa per soddisfare il suo vivo desiderio. Le capitò in una di queste scappate, di cadere per terra, mentre si affrettava verso la Chiesa, e di ferirsi con un vetro al labbro superiore; a casa, dove alcuni passanti la portarono, il medico di famiglia, dott. Adolfo Turano, richiuse con qualche punto la ferita.
Rientrando a casa, dopo la scuola, aiutava anche lei, sotto la guida della sorella, nel comune lavoro di cucito.
_________________ Cathy
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